Discreta presenza di pubblico per il concerto interamente dedicato alla Colonia di Su Pallosu.Sopra il video, sotto l'articolo del quotidiano La Nuova Sardegna.Protagonisti Monica Pais e Marco Atzori.
Colonia felina straordinaria su sito nuragico Due volte Certificato d'eccellenza Turistica per Tripadvisor. Mare cristallino e splendidi gatti seguiti minuto per minuto:il turismo sostenibile legato ai felini è il futuro della provincia di Oristano.
domenica 24 giugno 2012
mercoledì 13 giugno 2012
Parte l'Estate Felina 2012
CONCERTO PER I GATTI MARINI
sabato a Su Pallosu alle 18.30
Marco Atzori chitarra e Monica Pais voce
La dott.ssa Monica Pais protagonista insieme a Marco Atzori del Concerto di sabato a Su Pallosu. |
Primo appuntamento dell' "Estate Felina" 2012 presso la Colonia Felina di Su Pallosu.
La dott.ssa Monica Pais della Clinica Veterinaria Duemari di Oristano e il
prof. Marco Atzori (Università di Dallas) terranno un inedito, esclusivo, imperdibile mini concerto di voce e chitarra, sabato 16 giugno 2012.
Nel programma della serata sono previste musiche e canti latinoamericani- italiani.
Marco Atzori, appassionato di chitarra, neurofisiologo, professore Associato presso l’University of Texas a Dallas, School for Behavioral and Brain Sciences. |
Tutte le offerte raccolte saranno devolute alle spese di gestione della Colonia Felina di Su Pallosu (dove i gatti scendono in spiaggia), composta da 52 gatti.L'appuntamento è alle ore 18.30 presso la Colonia Felina di Su Pallosu, in provincia di Oristano, Sardegna, sabato 16 giugno.
Organizza l'Associazione Culturale Amici di Su Pallosu.
venerdì 1 giugno 2012
La nostra risposta alla polemica su FB di una guardia zoofila
SU PALLOSU: UNA COLONIA DI “GATTI ESAGERATI “
Per Giovanni Contini i gatti “ non riconosciuti” possono
non essere segnalati e morire investiti dai pirati in silenzio
(il suo post sparisce, ma lo ripubblichiamo integrale)
e da Torino le gattare lo smentiscono clamorosamente:
il cartello salvagatti esiste eccome !
ecco le foto...
Dopo la morte per investimento di un gatto di Su Pallosu da parte di un pirata che andava ad oltre 100 Km/h (senza fermarsi dopo l’impatto), una guardia zoofila ha polemizzato pubblicamente su Facebook contro di noi.Si tratta di un l’ultimo tassello di un singolare atteggiamento che merita una nostra puntale e articolata risposta.
Partiamo dal commento pubblicato
sulla pagina Facebook delle Guardie Zoofile di Oristano al link
Questo commento si riferiva ad
articolo dell’Unione Sarda che dava notizia e commentava la morte per
investimento del gatto Elvis-Romeo avvenuta lunedì pomeriggio.
E’ stato misteriosamente cancellato
da chi lo ha postato tre giorni dopo la sua pubblicazione, ma noi lo abbiamo
salvato e lo ripubblichiamo nelle foto qui in basso integralmente e senza alcuna censura. Probabilmente a farlo sparire è
stato un tardivo pentimento, l’imbarazzo, la vergogna .
L'eloquente titolo del post della Guardia Zoofila: "Questa è bella, ma non avevano altro da scrivere ?". |
Cominciamo ad analizzare il titolo utilizzato in questo commento, poi sparito:
<<Questa è bella, ma non
avevano altro da scrivere ? >>
Intitolare il commento ad un
articolo di un quotidiano che vede come protagonista un gatto morto per causa
di un pirata, “questa è bella” si commenta da solo. Nella migliore delle
ipotesi la possiamo definire una frase infelice. L’avversazione successiva però fa capire
che ciò non basta a spiegarla. Con quel <<non avevano altro da scrivere>>
si denota che:
-quell’articolo era davvero fastidioso e scandaloso:
-la vita di un gatto-sempre
secondo la guardia zoofila- non meriterebbe- alcun spazio su un giornale perché
sono considerati esseri non importanti.
-il giornale e la giornalista –secondo
la guardia zoofila- sarebbero degli emeriti imbecilli a parlare di un fatto che
non avrebbe alcuna dignità di notizia e non sarebbe dovuto mai dovuto comparire
sul quotidiano;
-con poche parole viene insulta
la qualità del giornale, la professionalità della giornalista, l’attività nostra che da anni a nostro carico (con l'aiuto si soli volontari) gestiamo una colonia di 52 gatti .
Sempre dal commento poi sparito pubblicato sulla pagina Facebook delle Guardie Zoofile Oristano. |
Lasciamo il titolo, di per sé significativo e andiamo ad analizzare il contenuto.
<<Ma si rendono conto di
quanto sono esagerati. >>scrive la guardia zoofila.
I giornalisti dell’ Unione Sarda, noi gattari o i gatti stessi ? Chi sarebbero questi “esagerati”? O no forse pirati della strada che sfrecciano a 100 Km/h in centro abitato? E in ogni caso
di quale esagerazione si sta parlando ?
Ma per capire i fatti soprattutto per chi non conosce la realtà oristanese, occorre necessariamente fare un salto indietro
e ricordare l’atteggiamento di prevenzione della guardia zoofila nei nostri
confronti e soprattutto nei riguardi della tutela dei gatti dai pirati della
strada.
La memoria ci viene in aiuto e parte
da lontano, esattamente da quando in perfetta buona fede due anni fa abbiamo
contattato e informato la stessa Guardia Zoofila dell'esistenza della Colonia Felina di Su Pallosu.
In data 10 giugno 2010 è stata da
noi segnalata la colonia felina in oggetto alle autorità competenti, Comune,
Asl e appunto- per correttezza- anche le stesse Guardia Zoofile di Oristano proprio nella persona di Giovanni Contini. L’atteggiamento della Guardia Zoofila nei
nostri confronti è apparso subito pregiudizievole nei nostri confronti e teso
ad ostacolare ogni nostra iniziativa.
Unitamente al direttore della Clinica
Veterinaria Duemari di Oristano, dott. Paolo Briguglio, abbiamo pubblicamente incontrato il sindaco di
San Vero Milis e la giunta presso il
municipio in data 4 settembre 2010, in merito agli interventi previsti dalla
normativa vigenti di competenza comunale, d’intesa con l’Asl. Nello stesso
incontro il Sindaco ha assicurato lo stanziamento di un contributo economico
per la sterilizzazione dei felini della Colonia, d’intesa con l’Asl, così come
richiesto dalla Legge 281 del 14 Agosto 1991, in materia di animali di affezione e
prevenzione del randagismo, recepita da successive leggi e
regolamenti regionali. Impegni che però dopo due anni sono rimasti del
tutto disattesi. Nulla è stato fatto da questo ente.
Proprio all’uscita di quel nostro
vertice- ed è questo il primo precedente- abbiamo incontrato lo stesso Contini
che è rimasto visibilmente sorpreso e infastidito dal nostro incontro. Probabilmente
perché ha ritenuto di sentirsi
scavalcato.
Maggiore ed esplicito fastidio
espresso su Facebook nel momento in cui abbiamo inviato e reso pubblica una
nostra prima richiesta alle istituzioni (dicembre 2010) di installare la dovuta
segnaletica di pericolo per la presenza dei gatti della colonia. Sul social
network anche in quel caso Contini si era lasciato andare commentando un
articolo di stampa, sostenendo –in maniera del tutto infondata- che i cartelli
per salvare i gatti e non potevano e non dovevano essere messi in quanto non sarebbero
previsti dal codice della strada. I cartelli stradali in presenza di una folta
colonia felina al contrario sono una realtà anche in Italia, come dimostra la
colonia di via Zino Zini a Torino. Per non parlare dell’esistenza cartelli indicanti la folta presenza di altri
animali: mucche, rospi, ricci ecc
Su Facebook abbiamo controbattuto alle
argomentazioni di Contini sulla sua pagina, spiegando che spesso la presenza
massiccia durante parecchie ore del giorno dei felini anche diverse decine
sull’asfalto davanti all’ingresso della Colonia rendeva necessaria la
segnaletica. Una scelta di civiltà indispensabile (condivisa all'unanimità dal Consiglio Provinciale di Oristano nella delibera n.26 del 23 giugno 2011), ma Contini ha ritenuto opportuno cancellare prima i nostri
commenti e poi eliminarci direttamente dai sui contatti su Facebook. La sua scelta era
quella di rifiuto al confronto per intraprendere una vera e propria guerra contro di noi e soprattutto contro i
gatti di Su Pallosu che dovevano continuare a morire investiti senza clamori e senza difese.
Era il segnale che eravamo
divenuti per lui, ovviamente assieme ai gatti di Su Pallosu, nemici da combattere.
Passiamo al tema del riconoscimento ufficiale
della colonia.
A fronte di centinaia di Colonie Feline oggi esistenti in tutta la Sardegna ne risultano formalmente riconosciute pochissime, appena meno di cinque.Una situazione vergognosa a detta di tutti gli animalisti sardi che vede le amministrazioni locali distinguersi per incompetenza e assenteismo.A differenza del continente nell'isola i Gattari volontari sono lasciati soli pressoché allo sbando dalle istituzioni in quasi tutte le realtà locali. Occorre premettere che
l’esistenza della Colonia di Su Pallosu è documentata in tempi precedenti alla
nascita della Repubblica italiana e all’esistenze di Regione e Aziende
Sanitarie Locali. Pescatori ancora oggi viventi riferiscono che una colonia di
gatti sicuramente c’era prima della fine della seconda guerra mondiale, 1947. Anche
su youtube potete trovare la testimonianza di Vincenzo Meli, anziano pescatore
di Su Pallosu che testimonia la longevità pluridecennale della Colonia.
Circostanza confermata da tutti coloro che hanno vissuto nelle baracche di Su
Pallosu.
L'articolo di martedì 29 maggio 2012 del quotidiano Unione Sarda che ha fatto andare su tutte le furie la Guardia Zoofila. |
Nonostante le nostre continue precise
richieste, anche rivolte direttamente agli amministratori locali, disatteso quanto previsto dalla legge e tra le altre
cose non hanno mai provveduto alla sterilizzazione dei gatti della colonia. Sin
dal 10 giugno 2010 con raccomandate con
ricevute di ritorno abbiamo informato le autorità competenti della situazione
esistente e di quelli che erano i loro compiti previsti dalla legge. In data 15
ottobre 2010 è stato formalmente da noi comunicato al Sindaco e all’Asl l’avvio
della necessaria e improcrastinabile e sterilizzazione, in ottemperanza a
quanto richiesto dalla legge.
Ad oggi sono state effettuate
oltre 35 sterilizzazioni da parte della Clinica Veterinaria Duemari di Oristano.
Nessun ente pubblico ha mai sborsato un solo euro per far fronte a questa
spesa.Beffa delle beffe, la Regione, ente dal quale dipendono le Asl, nel marzo 2011 ha dichiarato :<< Dovrà essere il servizio veterinario dell'Asl 5 di Oristano a garantire la sterilizzazione delle colonie feline del territorio, in particolare di quella di «Su Pallosu», nella penisola del Sinis.>>Le sterilizzazioni erano infatti già state effettuate dalla Clinica Veterinaria Duemari.
Ma facciamo un passo indietro.Il 21
dicembre 2010 abbiamo richiesto a Comune e Provincia d’installare apposita
segnaletica stradale indicatoria della Colonia Felina. Il comune, nonostante ci
abbia incontrato direttamente e si sia manifestato-a parole-disponibile a
collaborare, non ha mai fatto nulla di quanto previsto dalla legge. L’Asl non
ha mai risposto ad alcuna nostra raccomandata. Ma anche in questo caso è
davvero improponibile giustificarne l’atteggiamento. L’Assessore
Regionale alla Sanità Antonio Angelo Liori
(Prot. del
01/03/2011 n. 0000459) infatti ha
comunicato in risposta ad un’interrogazione in Consiglio Regionale che” il Servizio Veterinario della Asl di Oristano ha preso
atto della presenza della colonia felina di “Su Pallosu nel mese di giugno 2010”.Preso atto dunque, ma non riconosciuto formalmente.
Sempre nella stessa risposta
della Regione-come scritto sopra- l’Asl avrebbe in futuro (ma candu mai ?!) effettuato direttamente
le sterilizzazioni. Dunque pure l’Asl che dipende dalla
stessa Regione, senza mai fornire a noi alcuna risposta, ha deciso d’ignorare
la Colonia di Su Pallosu, pur conoscendone la situazione ed essendo informata di tutte le nostre attività dalle nostre comunicazioni.Infatti alle nostre lettere e raccomandate con ricevuta di ritorno la Asl di Oristano non ha mai formalmente risposto.
Complessivamente negli ultimi due anni abbiamo speso in
maniera documentale oltre 3.000 euro
(“solo”) di spese sanitarie inderogabili (sterilizzazioni, sverminazioni, vaccinazioni,
visite, medicinali…).Con orgoglio vogliamo ricordare che la Colonia di Su
Pallosu si regge completamente sull’autofinanziamento e sul volontariato e non
ha mai avuto alcun contributo pubblico.
Una colonia, lo ricordiamo, visitata
direttamente solo nell’ultimo anno da oltre 2.000 turisti provenienti da tutta
Europa, che vanta un gruppo Facebook formato da oltre 6.000 iscritti e
conosciuta per la sua particolarità tanto che (fra l’altro) anche la
trasmissione di natura Geo & Geo di Rai 3
vi ha dedicato un apposito servizio andato il onda il 28/12/2011 e che ha visto la venuta anche del noto
network Giapponese Discovery Channel per la realizzazione di un apposito
documentario.
Ma torniamo al commento sulla
pagina delle Guardie Zoofile, che da subito aveva lasciato intendere la sua opposizione alla tutela degli animali
di Su Pallosu. Il ragionamento perverso,
che non condividiamo, è il seguente. Esisterebbero due diversi tipi di
categorie di gatti quelli delle colonie riconosciute ufficialmente e quelle non
riconosciute. La guardia zoofila in questione nonostante sia stata informata
direttamente dell’esistenza della colonia di Su Pallosu dunque si è arbitrariamente e immotivatamente
schierata per il non riconoscimento della colonia di Su Pallosu. Non paga di
questo ciò ha ostacolato in ogni modo, a quanto pare ottenendo in questo campo
ottimi risultati, di bloccare anche una cosa banale, l’apposizione di un
cartello stradale che segnali l’esistenza di 52 gatti in prossimità di una
strada.
La questione della sicurezza stradale,
riguarda i gatti, ma anche per umani. Solo
per qualche miracolo infatti fin ora non c’è scappato il morto umano. Ci
permettiamo di ricordare a chi non lo sapesse che proprio in caso
d’investimenti non esiste alcuna discriminazione tra
gatti appartenenti a colonie riconosciute ufficialmente o meno.
Un atteggiamento-quello di Contini- che lascia del tutto sconcertati per prevenzione e pregiudizio nei confronti della Colonia dei gatti di Su Pallosu.
Ricordiamo poi che la legge 29 luglio 2010, n. 120 ha modificato il Codice della Strada introducendo un obbligo di soccorso per gli animali feriti, tutti indistintamente, in caso di incidente stradale. L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subìto il danno. Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559.E pure in questo caso è del tutto irragionevole effettuare discriminazioni tra gatti.Il reato c'è per i gatti di qualsiasi colonia, anche per quelle non riconosciute (il 90%), che si trovano in quasi tutto il sud Italia.
L'email delle animaliste di Torino che ci hanno inviato in allegato anche le foto del cartello salvagatti che secondo Giovanni Contini non esisterebbe. |
Foto inviataci da Torino allegata all'email dell'amica gattara Annamaria, che smentisce clamorosamente le affermazioni di della guardia zoofila Contini. |
Ricordiamo poi che la legge 29 luglio 2010, n. 120 ha modificato il Codice della Strada introducendo un obbligo di soccorso per gli animali feriti, tutti indistintamente, in caso di incidente stradale. L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subìto il danno. Chiunque non ottempera agli obblighi di cui al periodo precedente è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 389 a euro 1.559.E pure in questo caso è del tutto irragionevole effettuare discriminazioni tra gatti.Il reato c'è per i gatti di qualsiasi colonia, anche per quelle non riconosciute (il 90%), che si trovano in quasi tutto il sud Italia.
Nei suoi commenti su FB contro l’installazione della segnaletica di
pericolo per salvare i gatti Contini ha affermato che altre realtà: Sa Rocca
Tunda prima e Torregrande oggi meritebbero gli uni cartelli stradali e gli
altri lo spazio sul giornale . Questa argomentazione è davvero del tutto insensata. Porre
una colonia contro l’altra è ridicolo. Chi ama gli animali non fa
discriminazioni e le colonie feline vanno aiutate e difese tutte, nessuna
esclusa.I cartelli stradali per la sicurezza di gatti e persone vanno posti in ogni situazione a rischio e metterli in prossimità di una colonia non significa impedirne di metterne in analoghi siti.Anzi l'apposizione dei cartelli salvagatti è una spinta affinché si possa creare evidentemente un precedente che possa estendersi. La politica per la tutela e diritti degli animali non va concepita
come favoritismo o raccomandazione personale ma deve entrare quotidianamente
nell’agenda politica delle istituzioni.Comuni, Provincia, Asl e Regione debbono finalmente dotarsi di un politica concreta in materia di prevenzione al randagismo come del resto avviene fattivamente in tutto il nord Italia.
Riteniamo che tutte le colonie feline
vadano sostenute e aiutate, nessuna esclusa, Su Pallosu, come Sa Rocca Tunda o Torregrande. Inventare una inesistente "guerra tra poveri" tra le diverse colonie feline è segno di puerilità e di miopia politica.I
media dovrebbe giustamente dare maggiore spazio a tutte le problematiche
animaliste e a tutte le colonie e realtà non certo minore evidenza di quella attuale.E sostenere che parlare della colonia di Su Pallosu toglierebbe spazio ad altre colonie è una sonora baggianata.
Ma evidentemente i gatti di Su Pallosu non avendo il “riconoscimento ufficiale” di un comune e di quella Asl, che nulla
storicamente hanno mai fatto per applicare le norme sulla prevenzione del
randagismo possono, forse Lei preferirebbe scrivere, devono, morire.
A <<non aver parole>>, Caro signor Contini, le assicuro siamo
noi, non Lei …
NB L’inerzia delle istituzioni e
dei loro supporter non ci scoraggia. Non ci arrenderemo finché non verranno
installati cartelli e dossi per salvare i gatti. Tutti i veri animalisti amano
gli animali, senza se e senza ma, senza distinzioni.
Andrea e Irina.
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