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venerdì 28 ottobre 2011

Gaffe provinciale
LA COLONIA FELINA NON E' UN GATTILE
nostro appello: tolleranza zero
contro chi abbandona animali


Qualche giorno fa sul sito della Provincia di Oristano è stato pubblicato il verbale di seduta del Consiglio Provinciale di Oristano del 23 giugno scorso (puo essere scaricato intergralmente in .pdf a questo link
http://www.provincia.or.it/AlboPretorio/Dettaglio/index.html?action=download&document_file_id=8363&file_name=Verbale di Consiglio n. 33-2011.pdf

dove all’unanimità il Consiglio Provinciale approvava una mozione per l’installazione di una segnaletica turistica-stradale per la Colonia di Su Pallosu.
Un atto di grande civiltà di cui abbiamo doverosamente dato atto all'intero Consiglio-che però attende ancora di essere tramutato in realtà- comunque un positivo segnale dato dalla nostra amministrazione pubblica.Una delibera di assemblea approvata in maniera trasversale, da destra e sinistra, che merita tutto il nostro plauso con la citazione uno per uno di tutti i 15 consiglieri provinciali presenti che l'hanno approvata, all'unanimità.Ecco i loro nomi: Oppo, Loi, Saba, Mameli, Casu, De Seneen, Solinas, Trincas, Ibba, Costella, Figus, Madau, Federico, Tendas, Ghisu.
Confondere la colonia felina con il gattile è un errore che molti in buonafede commettono per scarsa conoscenza. Quando però a fare confusione, per giunta in un importante luogo pubblico- il consiglio provinciale- è proprio un consigliere provinciale - allora è difficile lasciarla passare come una banale svista.
Nell'infortunio è caduto il consigliere Salvatore Crobu che non ha voluto partecipare al voto di quella seduta. Il suo intervento lo potete leggere integralmente qua, dal verbale di seduta pagina 20 e 21 , prima dichiarazione sopra e seconda in basso.
Il consigliere in poche frasi ha palesato pubblicamente la sua non conoscenza delle norme vigenti in materia di randagismo, delle problematiche in materia di diritti animali e della stessa situazione esistente a Su Pallosu. Peccato, sarebbe bastato leggere la norma nazionale del 1991 (n.281 ) o anche una semplice ricerca su Internet, magari anche solo su Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Gattile ) o consultare il nostro Blog, per evitare d’incorrere pubblicamente in una gaffe simile.
Cogliamo dunque questa occasione offertaci dal consigliere Crobu-che sentitamente ringraziamo- per cercare di fare chiarezza proprio tra queste due definizioni troppo spesso maldestralmente confuse.Per colonia felina ( di gatti) si intende normativamente e scientificamente (in maniera unanime) il territorio di pertinenza sul quale vive un gruppo di gatti liberi (ne bastano due), che in quell'area è nato. Questa è la definizione. A differenza dei cani, i gatti non sono vaganti e se, su un territorio trovano quello di cui hanno bisogno, rimangono lì e si formano delle colonie, che diventano dei veri e propri gruppi sociali, all’interno si sviluppano anche delle determinate regole di convivenza fra loro. Ovunque la colonia felina: nelle città, nei paesi e nelle borgate è tutelata dalle Leggi esistenti (nazionali e regionali) che dispongono che i gatti che vivono in libertà siano protetti e che debba essere salvaguardata la loro integrità fisica ed il mantenimento della loro ubicazione. Gli enti locali e la Asl non solo devono tollerare, ma per legge dovrebbero tutelare e supportare tutte le colonie feline (cosa che a Su Pallosu e purtroppo anche in tante aree del sud e della Sardegna non sempre avviene come dovrebbe, a causa anche di una certa ignoranza amministrativa e diffusa scarsa sensibilità politica).
La colonia felina non è una "struttura" fisica o di altro tipo, tanto meno edilizio, è un dato di fatto naturale, non necessità per esistere di alcuna “autorizzazione”. Parlare di “abusivismo” in relazione ad una colonia felina è un’affermazione risibile, sotto ogni punto di vista.
Di fatto sarebbe come dire che un volo di fenicotteri andrebbe multato quando supera il limite di velocità oppure che una cicogna dovrebbe ad essere sanzionata per abuso edilizio quando realizza un nido su un palo pubblico.
Il consigliere aveva dunque clamorosamente confuso nel suo intervento in aula la definizione di "colonia felina" con quella di " gattile". Il gattile è un rifugio che svolge analoga funzione a quella che il canile compie per i cani.Il "gattile" non ha nulla a che vedere con la "Colonia Felina".
Il gattile (tra l’altro in Sardegna ne esiste solo uno a Cagliari ed è davvero difficile confendersi) è una struttura chiusa che necessità di autorizzazioni edilizie e sanitarie (questa si) : ospita gatti non nati in loco, ma provenienti da posti diversi: abbandonati, trovatelli. Nel gattile i felini sono ospitati in spazi chiusi: con gabbie, reti, muri ecc. La colonia felina invece è un luogo totalmente aperto, un'area territoriale (non una struttura edilizia chiusa) es: uno o più condomini, vie, piazze, giardini, aree degradate, ma anche parchi, colline, aree archeologiche, borgate marine ecc) dove un gruppo di gatti autoctoni, ovvero nati e cresciuti in loco, vivono in assoluta libertà di movimento. Una differenza enorme, che speriamo anche attraverso queste nostre righe possa ora essere chiara finalmente a tutti.

A Su Pallosu, come ben sanno i migliaia di visitatori provenienti anche da tutta Europa che nell’ultimo anno sono appositamente giunti per vedere i "gatti marini", non c'è nessun Gattile, ma una colonia felina.Non ci sono reti, gabbie o quant’altro possa in alcun modo limitare il movimento dei felini.I gatti a Su Pallosu vivono liberamente e qui son nati, discendenti di felini che son qua da almeno 50 anni. Non si raccolgono in alcun modo gatti abbandonati da altre parti o trovatelli, ma vivono felini che qui sono nati. I gatti della Colonia-tra l'altro- attraversano anche la strada e proprio questa era una delle motivazioni (illustrata nella Mozione Tendas) per i quali si è richiesta l’installazione di un’adeguata segnaletica stradale, per cercare di ridurre investimenti degli animali da parte degli automobilisti. Motivazione che sicuramente ancora per distrazione deve essere sfuggita al consigliere.
La Colonia- non il gattile dunque- è gestita in maniera scientifica quotidiana dall’Associazione di Volontariato Amici di Su Pallosu - senza aver mai avuto alcun aiuto pubblico. I felini –ribadiamo senza alcun contributo pubblico- sono seguiti uno per uno (ognuno ha la sua pagina su Facebook), tutte le femmine ben 22 sono state sterilizzate, così come giustamente prevede la legge inapplicata dagli enti pubblici. La gestione della Colonia Felina è citata come esempio positivo in tutta Italia (e non solo) da tutti gli animalisti (ad esempio Licia Colò che vi ha dedicato un articolo sul settimanale Famiglia Cristiana).
La gestione sanitaria è affidata all’autorevole Clinica Veterinaria Duemari di Oristano e i 50 gatti oggi ospitati, ogni qual volta presentano necessità di cure sono trasportati ad Oristano per visite ed eventuali degenze. Numerose sono stati i ricoveri e le operazioni chirurgiche eseguite sempre a totale carico dei volontari.
E dunque anche l’argomentazione riportata di distinzione tra: area pubblica, privata è davvero del tutto fuoriluogo. Non ha alcun senso logico.Tutti i gatti della Colonia vivono in assoluta libertà in un raggio di 300 metri e attraversano, evidentemente anche senza richiederlo, terreni privati, aree demaniali e comunali. La Colonia per definizione non ha alcun limite: condominiale, comunale, provinciale, pubblico, privato ecc. Si estende illimitatamente in tutto il territorio scelto liberamente dai gatti.
Tra il comune di San Vero Milis e i privati inoltre non esiste alcun “contenzioso”. L’amministrazione comunale (così come la Asl competente) è stata direttamente informata da tempo dell’esistenza della Colonia, ha incontrato direttamente più volte i gestori della Colonia che hanno chiesto di farsi parte attiva della stessa così come prevedono le leggi nazionali e regionali. Il comune più volte–tramite il sindaco-si è impegnato, per quanto possibile a fornire la sua collaborazione nella gestione della Colonia.
Quanto ai controlli e all’aspetto igienico sollevato è bene ricordare che la presenza dei gatti a Su Pallosu risale documentalmente al dopo guerra, ma probabilmente è cominciata negli anni 20 del secolo scorso con l’insediamento dell’antica Tonnara. In questa secolare presenza dei gatti a Su Pallosu mai lamentele. Nessuno, né residenti né turisti, ne amministrazioni, si è mai lamentato dei felini. La loro presenza anzi è stata fortemente gradita e utilizzata, soprattutto nel periodo dell'esistenza del villaggio di capanne in falasco, "Is Barracas " , (anche oltre duecento ), per debellare la pericolosa presenza dei topi. La colonia felina di Su Pallosu ha dunque svolto storicamente e svolge ancora oggi, un'indubbia e riconosciuta funzione positiva dal punto di vista sanitario. Una funzione che è riconosciuta unanimemente ancora oggi, a distanza di almeno 50 anni, da tutta la comunità locale.A memoria d'uomo, in oltre 50 anni documentati di presenza della colonia felina di Su Pallosu, nessuna amministrazione di San Vero Milis ha mai solo ipotizzato l'apertura di alcun "contenzioso" in merito.
I controlli da parte dei vigili urbani, ma anche dei Carabinieri e della Polizia, sono stati sollecitati al contrario direttamente e formalmente dalla nostra Associazione che gestisce la colonia. Abbiamo infatti chiesto formalmente una vigilanza a tutte le forze di polizia, nell'area della colonia.Negli ultimi dieci mesi infatti sono stati abbandonati da ignoti in palese violazione di legge e senza alcun consenso da parte dell'Associazione che gestisce la colonia felina, davanti alla stessa e/o in prossimità delle case vicine del borgo Su Pallosu e Punta Tonnara, oltre venti gatti di provenienza sconosciuta;
la maggioranza degli stessi erano feriti e in non buone condizione e in un caso gravida;
-tutti gatti sin ora abbandonati illegalmente sono stati curati a nostre spese dalla Clinica Veterinaria Duemari e accolti ancora a nostre spese (senza alcun aiuto pubblico) dall’Associazione di volontariato e questi sono stati in parte già adottati da privati che ne hanno fatto richiesta e altri sono in questo momento adottabili .
(Cartello all'ingresso della Colonia Felina di Su Pallosu: nella foto il Presidente dell'Associazione Amici di Su Pallosu, Andrea Atzori, tiene in mano tre cuccioli abbandonati qualche giorno fa)
Il fenomeno della lotta all'abbandono è una delle priorità della nostra Colonia Felina.Per questo siamo impegnati da tempo in una lotta senza quartiere contro i bastardi che abbandonano gatti.
Abbiamo denunciato pubblicamente, su Facebook con nome e cognome coloro che abbiamo colto in flagranza di reato abbandonare davanti alla nostra porta i loro animali.Coloro che abbandonano un animale compiono un atto doppiamente criminale: nei confronti dei gatti e delle persone sulle cui spalle vengono lasciati.Ma attenzione, la nostra denuncia è stata anche portata alle autorità competenti (Carabinieri e Vigili Urbani) affinché tutti i colpevoli del reato di abbandono di animali vengano perseguiti e condannati come prevede la legge .E così continueremo a fare senza nessuna pietà per il rispetto rigoroso delle norme vigenti.
La recrudescenza del fenomeno abbandoni, rischia di snaturare la tipologia stessa della colonia felina, di metterla in pericolo dal punto di vista sanitario oltre che pesare economicamente in maniera non sopportabile sulla stessa Associazione di volontari.
In proposito sollecitiamo anche in questa sede tutte le autorità- e perché no invochiamo anche la collaborazione proprio dello stesso consigliere provinciale Crobu- a porre in essere con urgenza tutte le misure di opportuna vigilanza e prevenzione per impedire che si ripetano nuovi abbandoni di gatti e di perseguire, a termini di legge, coloro che si son macchiati di tale reato punito dall’art.727 del nostro codice penale che così recita:
Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1.000 euro a 10.000 euro.
Il fenomeno degli abbandoni di animali va combattuto ovunque (in primo luogo come richiedono le norme con le sterilizzazioni degli animali finalmente carico degli enti pubblici), in ogni sede e necessita dell'impegno di tutti, nessuno escluso.Si tratta di un'azione politica che non può ammettere divisioni partitiche e di schieramento.Destra, sinistra e centro tutti debbono sentirsi unitariamente impegnati a fare la loro parte.
Consigliere Crobu, anche tra i suoi elettori ci son sicuramente molti amanti degli animali; nella lotta al randagismo, agli abbandoni animali, per le sterilizzazioni, per le vaccinazioni pubbliche, per la tutela e salvaguardia di tutte le Colonie Feline, abbiamo bisogno anche del suo aiuto, non ci deluda e non deluda i suoi stessi suoi elettori.

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